E’ ufficialmente on line il “Manuale di buone pratiche per la gestione integrata della fascia marina e costiera”. Si tratta di uno dei prodotti delle azioni di comunicazione del progetto RES MARIS – “Recupero di habitat minacciati nell’area marina Capo Carbonara, Sardegna”, cofinanziato dal programma comunitario LIFE+, che si è posto come obiettivo la conservazione e il recupero degli ecosistemi marini e terrestri che costituiscono la spiaggia sommersa e quella emersa.
Sotto la lente dei ricercatori sono stati in particolare gli habitat prioritari 2250* “Dune costiere con Juniperus spp.”, 2270* “Dune con foreste di Pinus pinea e/o Pinus pinaster” e 1120* “Praterie a posidonia (Posidonion oceanicae)” della Direttiva 92/43/CEE ricompresi nel SIC ITB040020 “Isola dei Cavoli, Serpentara, Punta Molentis e Campulongu”.
Il progetto – il cui coordinatore scientifico è Gianluigi Bacchetta, docente di Botanica e direttore dell’Orto Botanico dell’Università di Cagliari – ha avuto come capofila la Città Metropolitana di Cagliari (già Provincia di Cagliari) e come partner associati il Comune di Villasimius (Area Marina Protetta di Capo Carbonara), l’Università di Cagliari (Centro Conservazione Biodiversità – Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente) e l’associazione TECLA, ha avuto la durata di quattro anni (da giugno 2014 a maggio 2018), ed è ora nella fase di mantenimento Post-LIFE che durerà altri tre anni.
“I contenuti del manuale abbracciano tutte le azioni realizzate nel progetto – spiega Bacchetta – e hanno l’intento di fornire indicazioni utili per orientarsi sul tema della fascia costiera. Il testo non vuole essere un manuale tecnico, ma uno spunto di riflessione per amministratori e fruitori, che hanno la possibilità di incidere positivamente o negativamente sul ‘sistema spiaggia’ con i loro comportamenti. È infatti importante ricordarsi che le spiagge costituiscono un bene ambientale di inestimabile valore, patrimonio di tutti e che con tale consapevolezza devono essere considerate e fruite”.
Tutte le azioni realizzate hanno prodotto ottimi risultati e hanno contribuito al recupero e ripristino degli ambienti naturali, riducendo al contempo la minaccia costituita dalle specie aliene invasive. Le azioni di comunicazione hanno giocato un ruolo fondamentale, sensibilizzando i portatori di interesse e coinvolgendo le scuole, i privati cittadini e le strutture turistiche.
Il manuale è scaricabile dal sito del progetto:
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