“Non si fa credito a nessuno, abbiamo famiglie”: quattro pusher arrestati a Sant’Elia Casteddu On line

Detenzione e spaccio di droga, continuano gli arresti a Cagliari.

La Polizia di Stato ha tratto in arresto in due distinte operazioni Fabrizio Lattuca, Francesco Sirigu, Roberto Aramu e S.M., minorenne, in quanto responsabili di detenzione ai fini dispaccio di sostanze stupefacenti.

Gli investigatori del gruppo “FALCHI” della Squadra Mobile hanno concluso in pochissime ore due indagini i cui riscontri indicavano una attività di spaccio di sostanze stupefacenti nel quartiere di Sant’Elia.

La prima operazione si è conclusa nella mattinata di lunedì quando le attenzioni degli Agenti si sono concentrate nello sterrato antistante la piazza Falchi, precisamente in un’area delimitata da una recinzione, dove è stato recentemente dato alle fiamme un chiosco in legno. I poliziotti hanno notato un’intensa attività di spaccio e dopo aver visto che due giovani, dopo una breve conversazione, si erano appartati dietro una costruzione, sono intervenuti e li hanno sorpresi.

Nello stesso sito in cui si trovavano i due è stato trovato, all’interno di un tubo di un sifone in plastica, 1 involucro in cellophane di colore blu, contenente 21 bustine di cocaina e 25 bustine di eroina, mentre all’interno del bagno sono stati trovati 2 involucri trasparenti contenenti hashish. A breve distanza dalla struttura incendiata invece, sono state raccolte 8 buste integre di cellophane utilizzate per il confezionamento dello stupefacente.

Il giovane pusher, identificato per S.M., 17enne cagliaritano, è stato trovato in possesso di 10 euro, quale provento dell’illecita attività. Il ragazzo aveva anche con sé una chiave di un’auto parcheggiata nella vicina piazza Vasco De Gama con il finestrino anteriore destro infranto. All’interno della vettura è stato rinvenuto, nel cassetto porta oggetti, un involucro contente eroina. 

Il giovane spacciatore è stato accompagnato negli uffici della Squadra Mobile dove è stato tratto in arresto e su disposizione del P.M. di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Cagliari, è stato accompagnato presso il Centro di Prima Accoglienza di Quartucciu.

 

La seconda operazione si è conclusa nella tarda mattinata di ieri al terzo piano di un palazzo ubicato in via Schiavazzi.

Una recente operazione dei Falchi denominata “PUSHER” aveva consentito di decifrare lo svolgimento dell’attività di spaccio costituita da almeno cinque persone, di cui due normalmente tossicodipendenti, con il ruolo di vedetta, soliti posizionarsi rispettivamente alla finestra di un piano alto mentre l’altro ai piani inferiori. Queste vedette collaboravano con altre due persone, incaricate di farsi fermare in caso di intervento delle Forze dell’Ordine, dando modo agli altri di scappare e occultare lo stupefacente. 

Anche in questo episodio il modus operandi della banda era lo stesso.

I poliziotti nonostante la presenza della vedetta che operava con volto travisato da un passamontagna, e dal suo complice, sono riusciti ad entrare inosservati nel palazzo dello spaccio e a bloccare i due, identificati per Francesco Sirigu, 48enne,  e per Fabrizio Lattuca, 45enne, entrambi cagliaritani e pregiudicati. 

Il Lattuca è stato perquisito ed è stato trovato in possesso di una borsa che teneva a tracolla al cui interno vi erano 700 euro, 10 flaconi di metadone da 20 ml., 2 flaconi di metadone da 50 ml. e un foglio con un vademecum per gli acquirenti: “X FAVORE I SOLDI GIUSTI GRAZIE FA MALE RISCHIARE”, “NON SI FA CREDITO A NESSUNO X FAVORE I SOLDI GIUSTI ABBIAMO – FAMIGLIE GRAZIE”. All’interno della tasca dei pantaloni sono stati rinvenuti 61 involucri trasparenti, contenenti eroina e 1 involucro in cellophane di colore nero contenente 61 bustine di cocaina.

Contemporaneamente altri operatori della squadra hanno raggiunto l’appartamento al terzo piano, abitazione di Roberto Aramu, noto “Bebbo” personaggio già conosciuto per i suoi precedenti, che era solito lasciare la porta di ingresso socchiusa per facilitare l’ingresso dei complici in caso di intervento della forze dell’ordine.

La perquisizione ha consentito di trovare, occultata sotto il letto della camera matrimoniale, la somma di 330 euro e, sotto il mobiletto del bagno, il materiale per il confezionamento dello stupefacente.

I tre, condotti negli uffici della Questura, sono stati tratti in arresto in quanto soggetti privi di alcuna fonte lecita di reddito, che con stratagemmi finalizzati a prevenire e contrastare gli interventi delle forze dell’ordine, hanno dimostrato una spiccata tendenza a delinquere anche per reati in materia degli stupefacenti. 

Su disposizione del PM di turno sono stati condotti presso le rispettive abitazioni in attesa del processo con rito direttissimo previsto nella mattinata odierna.

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