Discariche ovunque, mastelli rotti e altri disagi: al Comune di Cagliari si indaga sul porta a porta

Esiste una mappatura delle discariche? E quanto costano le rimozioni dei sacchetti su marciapiedi e sterrati? Quanto tempo passa dalla segnalazione alla bonifica? E chi controlla il rispetto degli adempimenti da parte dell’azienda? Sono alcuni dei quesiti messi nero su bianco dalla commissione Innovazione tecnologica che saranno poi rivolti agli uffici comunali. Tema centrale il servizio di raccolta porta a porta e le discariche disseminate in tutta la città da Sant’Elia a Mulinu Becciu e nelle vie d’accesso al capoluogo.

“Abbiamo concentrato l’attività delle prime sedute della commissione sull’Igiene del suolo”, spiega Raffaele Onnis, Riformatori presidente della commissione, “così ho chiesto alla commissione un elenco di domande da porre agli uffici che costituirà una base di sviluppo di lavoro per le proposte che andremo quindi a formulare per soluzioni a breve, medio e lungo termine”.

I quesiti ancora nono stati votati ma sono già stati fissati dal parlamentino nella seduta di stamattina. Le domande indagheranno sui quantitativi certificati del conferito differenziato, certezza e modalità del riciclo e sulla proiezione di riduzione della Tari, quanto cioè risparmieranno i cagliaritani in bolletta.

Le altre domande: chi effettua il monitoraggio finalizzato al controllo del rispetto degli adempimenti da parte della ditta previsti nel contratto di appalto? E quali sono le sanzioni previste nei confronti della ditta nel caso di omissione del servizio o mancato rispetto delle regole previste dal contratto, come il mancato ritiro dei rifiuti, il ritardo di ritiro sull’orario pianificato e la mancata pulizia delle strade?

Ancora: quali contestazioni sono state rilevate all’ATI dall’inizio dell’attività di raccolta e quale spesa è prevista nel contratto d’appalto per le pulizie straordinarie dovute all’abbandono dei rifiuti e a quanto ammonta il totale speso fino ad ora?

Si indaga poi su modalità e tempistiche di rimozione delle macro discariche segnalate (tempi di risposta al cittadino/criticità dei canali di comunicazione) e delle micro discariche non segnalate (esempio: il singolo sacchetto abbandonato sul ciglio della strada.

Verrà poi chiesto il censimento dei condomini e delle attività commerciali che non hanno le caratteristiche edilizie necessarie per ospitare i maxi mastelli, delle nuove barriere architettoniche create dai mastelli condominiali e commerciali che impediscono la regolare viabilità pedonale o ostruiscono il passaggio dei passeggini e disabili.

Spazio anche ai report sull’individuazione degli evasori (attività messa in campo per individuarli e perseguirli), formazione del cittadino (azioni pianificate per il coinvolgimento e l’educazione del cittadino).

Altre domande riguardano le isole ecologiche, i mastelli danneggiati e la mappatura delle zone utilizzate come discarica dai trasgressori. Infine l’entità dei controlli tramite la videosorveglianza e quali risultati hanno prodotto ai fini del contrasto all’abbandono dei rifiuti. Verrà anche passato al setaccio lo svolgimento del servizio durante il regime commissariale.

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