Cagliaritani, non usate più l’automobile: il Comune vuole la “SVolta” con altri mezzi di trasporto Casteddu On line

Complesso da confezionare, preso tra le strette di una domanda di mobilità crescente e una spinta non più procrastinabile verso la sostenibilità ambientale. Dimensionato attorno ai dati raccolti dal CIREM (Centro Interuniversitario di Ricerche Economiche e Mobilità) che a Cagliari ha contato 65 auto ogni cento abitanti (seconda città italiana dopo Catania) e stimato 225 milioni di euro/anno (730 per ogni autoveicolo) di costi generati dalla congestione del traffico, senza contare le 9.900 ore sprecate nell’ora di punta in un normale giorno feriale, il “Programma sperimentale nazionale di mobilità sostenibile casa-lavoro/scuola è calibrato in modo da ridurre il traffico motorizzato privato negli spostamenti in città”.

Questo in sintesi l’anima di “SVolta – guarda avanti cambia mezzo”, questo il titolo del nuovo piano elaborato dal Comune e dall’Università, insieme ad altri attori pubblici tra i quali Ctm, Arst, Regione e Ministero dell’Ambiente che in parte lo ha finanziato, illustrato oggi (mercoledì 2 ottobre 2019) in Municipio nei suoi principi ispiratori dal sindaco Paolo Truzzu e dall’assessore delle Politiche per la mobilità, Alessio Mereu, che hanno parlato di “cambio di abitudini da parte dei cittadini” a fronte però di una convenienza sia in termini economici, che temporali rispetto all’uso dell’automobile.

A sposare appieno questa “idea di futuro” anche il rettore dell’Università di Cagliari. “Il cambio di approccio – ha chiosato Maria Del Zompo – ha bisogno di tempo, informazione e progettualità”.

E proprio con questa consapevolezza che SVolta dispiegherà il suo programma su due fronti: “misure hard” e “misure soft”. Tra le prime, ha spiegato il dirigente comunale Pierpaolo Piastra, rientrano: corsie per il trasporto pubblico, sette nuove postazioni car sharing (6 elettriche), undici postazioni bike sharing (70 biciclette), 3 km di piste ciclabili,, due velostazioni/ciclostazioni, tre parcheggi coperti per biciclette e isole ambientali (zone 30).

A illustrare la parte “morbida” del piano, sostanzialmente la comunicazione/sensibilizzazione e la persuasione all’utilizzo volontario di modi di trasporto sostenibili in luogo dell’utilizzo dell’automobile privata, nonché iniziative di formazione/educazione stradale (progetto CARALIS), Italo Meloni, esperto trasportista del CIREM (Centro Interuniversitario di Ricerche Economiche e Mobilità).

In quest’ambito anche l’indagine a cui si può partecipare accedendo alla piattaforma web www.svoltacagliari.it (link più sotto) e compilando il questionario. In questo modo, chiunque potrà ottenere il proprio piano della mobilità personalizzato e vincere numerosi premi: kit pin bike, biciclette pighevoli, piciclette pieghevoli elettriche, gadget pro mobilità sostenibile, smartwach, monopattini – overboard e buoni mobilità.

“Tra i risultati attesi – ha detto Meloni – c’è quello di coinvolgere il 20 percento di utenti autodipendenti per ridurre, su base annua, di 324mila euro la spesa per il carburante e di circa 400 tonnellate le emissioni di anidride carbonica”.

In progetto, “interventi importanti nel settore della micro-mobilità, cioè quella su monopattini elettrici”, ha annunciato il sindaco. Soltanto, però, nelle zone urbane che potranno accogliere le prescrizioni imposte dalle norme vigenti in materie e “dopo l’elaborazione e l’approvazione di apposito regolamento comunale che ne disciplini la circolazione in sicurezza”, ha aggiunto l’assessore Mereu.

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