Mario di Carbonia, Oss disperato: “Solo debiti, non posso far studiare mia figlia a Roma”

Millecento euro, non un centesimo di più. È questo lo stipendio mensile che era abituato a percepire Mario Puddu, cinquantaquattrenne di Carbonia, Oss presso l’Aias di Cortoghiana. Da un anno circa, però, della paga mensile è rimasto – quasi – il ricordo: “Qualche anticipo, come l’ottanta per cento dello stipendio di giugno, ma sono cinque mesi che non ricevo uno stipendio pieno. Ho un contratto a tempo indeterminato, una parte dei soldi che mi spettano li ho già recuperati con delle ingiunzioni”, ma all’appello mancano ancora “cinquemila euro”, pari appunto a cinque mensilità. No, non sono caramelle. E, nonostante il suo non sia l’unico stipendio che entri in casa, Mario è affogato di debiti: “Debiti su debiti, e ora rate su rate da dover pagare i prestiti che ho chiesto, mi stanno aiutando i miei genitori, cercando di sopperire alle mancanze e di darci una mano”.

 

I suoi due figli, ovviamente, non se la passano bene: “Mia figlia era stata presa all’Università di Tor Vergata, è dovuta ritornare a casa perchè non potevo più mantenerla lì. Mio figlio, invece, studia da casa. Prima viveva a Cagliari”. Prima: adesso, “con la crisi dell’Aias”, è impossibile per l’Oss continuare a sovvenzionare gli studi dei suoi due figli.

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Mario di Carbonia, Oss disperato: “Solo debiti, non posso far studiare mia figlia a Roma”

Millecento euro, non un centesimo di più. È questo lo stipendio mensile che era abituato a percepire Mario Puddu, cinquantaquattrenne di Carbonia, Oss presso l’Aias di Cortoghiana. Da un anno circa, però, della paga mensile è rimasto – quasi – il ricordo: “Qualche anticipo, come l’ottanta per cento dello stipendio di giugno, ma sono cinque mesi che non ricevo uno stipendio pieno. Ho un contratto a tempo indeterminato, una parte dei soldi che mi spettano li ho già recuperati con delle ingiunzioni”, ma all’appello mancano ancora “cinquemila euro”, pari appunto a cinque mensilità. No, non sono caramelle. E, nonostante il suo non sia l’unico stipendio che entri in casa, Mario è affogato di debiti: “Debiti su debiti, e ora rate su rate da dover pagare i prestiti che ho chiesto, mi stanno aiutando i miei genitori, cercando di sopperire alle mancanze e di darci una mano”.

 

I suoi due figli, ovviamente, non se la passano bene: “Mia figlia era stata presa all’Università di Tor Vergata, è dovuta ritornare a casa perchè non potevo più mantenerla lì. Mio figlio, invece, studia da casa. Prima viveva a Cagliari”. Prima: adesso, “con la crisi dell’Aias”, è impossibile per l’Oss continuare a sovvenzionare gli studi dei suoi due figli.

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